La procedura per giungere efficacemente alla tutela di un marchio

Negli ultimi tredici anni sono stati disposti più di duecentomila sequestri per contraffazione per un quantitativo dei prodotti falsificati di circa 617 milioni di articoli per un valore complessivo di circa 6 miliardi di euro.

Numeri importanti che mostrano l’importanza per chi cerca il metodo più sicuro per proteggere legalmente logo e marchio di arrivare rapidamente e con successo all’ottenimento delle tutele previste dalla legge per il proprio marchio. Ecco cosa c’è da sapere.

Registrazione marchio: ecco come procedere

La registrazione di un marchio offre una serie di vantaggi legati essenzialmente alla possibilità di ottenere il massimo delle tutele previste dalla legge e in maniera più rapida, sicura ed efficace. Per procedere con la registrazione di un marchio bisogna rivolgersi all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) previo consulto con un consulente qualificato in materia di proprietà intellettuale e industriale.

Proprio perché l’obiettivo della registrazione è anche la tutela contro la contraffazione è fondamentale verificare preliminarmente la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge. In questo modo qualsiasi contestazione successiva non troverebbe terreno fertile su cui fondarsi e svilupparsi.

A norma di quanto previsto dal Codice della Proprietà Intellettuale possono essere registrati marchi costituiti da nome, parole, segni grafici, suoni o una combinazione di tali elementi considerati idonei a questo scopo. Per poter essere registrato un marchio deve rispondere a tre specifici requisiti: novità, liceità e capacità distintiva.

L’assenza di anche solo uno di questi elementi può far decadere la domanda di registrazione o la registrazione stessa in quanto il marchio non risponderebbe più al suo scopo originario, ovvero quello di distinguere in maniera efficace un prodotto o un servizio da parte del pubblico di riferimento.

A questo proposito si rivela fondamentale la cosiddetta ricerca di anteriorità. Per avere un’esclusiva sul mercato di riferimento, infatti, è indispensabile che il proprio marchio non sia identico o simile a uno già presente. Con l’aiuto di un consulente specializzato, quindi, si procede alla verifica dell’assenza di marchi simili all’interno dei registri nazionali o internazionali.

Il territorio per la validità

In sede di registrazione di un marchio, infatti, è necessario anche stabilire la corretta estensione territoriale. Un marchio può avere tre diverse estensioni: nazionale, europeo e internazionale. Nel primo caso la validità è limitata al solo territorio italiano, mentre quella europea si estende a tutto il territorio dell’Unione Europea. Per quel che riguarda il marchio internazionale, invece, è un discorso leggermente diverso.

Non esiste di per sé un marchio internazionale vero e proprio in quanto non tutti i Paesi del mondo sono raccolti sono un’unica giurisdizione. Esiste però il World Intellectual Property Organization (WIPO) che, tramite un’unica domanda, consente di depositare simultaneamente in tutti i Paesi che aderiscono al sistema di Madrid più richieste di registrazione del marchio.

La scelta del tipo di estensione territoriale va valutata attentamente sia, ovviamente, per le differenze di costi da sostenere che per le tutele cui poter contare. In fase di preparazione della domanda bisogna quindi valutare numerosi aspetti per ottenere una protezione non solo efficace ma anche coerente con le necessità del proprio business.