Perché il miele cristallizza?

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Una domanda che molti consumatori si pongono è perché il miele si cristallizza.

Alcuni credono addirittura di aver fatto qualcosa di sbagliato per dar vita a questo cambiamento. Inoltre dovete sapere che è una soluzione sovrasatura, e questa condizione si verifica perché c’è molto zucchero nel miele (più del 70%) in relazione alla quantità di acqua (spesso meno del 20%). Il glucosio tende quindi a precipitare fuori dalla soluzione che di conseguenza cambia in uno stato più stabile e cristallizzato. Infine va sottolineato che la maggior parte del miele liquido in genere cristallizza entro poche settimane dall’estrazione. In riferimento a quanto sin qui premesso, se anche voi vi ponete lo stesso quesito, il consiglio è di leggere quanto di seguito descritto.

Le caratteristiche del miele

Non sempre il miele arriva nelle nostre case allo stato liquido; infatti, a volte si cristallizza e ciò non significa che perda una virgola delle sue proprietà anzi tutt’altro. Inoltre dovete sapere che quell’immagine idilliaca del dolcificante d’api che scivola lentamente lungo il dosatore a metà tra solido e liquido e con un colore simile a quello del legno lo redne il migliore in assoluto. Premesso ciò, dovete sapere che a seconda dei tipi di miele e della materia prima che le api hanno utilizzato per realizzarlo, avrete la possibilità di ottenerne di una tonalità o di un’altra. Inoltre va sottolineato che in molte occasioni aprendo il barattolo, troverete un miele allo stato quasi solido che sembra cristallizzato. In tal caso alle domande del tipo cosa è successo oppure il miele è andato a male, la risposta c’è ed è esauriente.

Cos’è il miele cristallizzato?

Il miele cristallizzato è il risultato di un processo naturale dovuto alla presenza di glucosio. Quando le temperature mutano tra i 10 e i 20 gradi, il dolcificante passa dallo stato liquido a quello solido, ma in nessun momento perde le sue proprietà, si deteriora o deve essere scartato. In pratica si tratta soltanto di un restyling naturale che non fa perdere sapore e neanche le proprietà benefiche. Premesso ciò, alla domanda specifica perché il miele si cristallizza? La risposta è esaustiva. La temperatura, il rapporto tra fruttosio e glucosio e il polline sono le cause dell’aspetto della sostanza. Per riportarlo tuttavia allo stato originale, basta immergere il contenitore in un recipiente in metallo con acqua tiepida (a bagnomaria) tenendo la fiamma del fornello bassa. A tale proposito, vi sconsigliamo l’uso del microonde poiché il processo di riscaldamento non è uniforme. Inoltre, non è consigliabile ripetere questo compito molte volte. In numerose occasioni abbiamo visto un vasetto di miele totalmente o parzialmente cristallizzato. Questo non è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci, poiché la cristallizzazione avviene naturalmente a causa del glucosio in esso presente. Gli zuccheri tra l’altro variano da un miele all’altro, a seconda del nettare della pianta o del fiore da cui provengono. In genere contengono circa il 38% di fruttosio, il 31% di glucosio e l’1,5% di saccarosio così come altri zuccheri in misura minore. Detto ciò, va aggiunto che il miele cristallizza in due fasi. La prima inizia quando si formano i primi microcristalli invisibili al microscopio e che lo rendono più torbido e traslucido. La continua crescita di questi cristalli, finiscono poi per essere visivamente apprezzabili, facendo in modo che il miele diventi molto più denso e opaco. Un altro motivo per cui il miele cristallizza è la presenza di piccoli cristalli non disciolti. In essi infatti è possibile trovare resti di polline, particelle di cera o anche alcune bolle d’aria. La verità è che la cristallizzazione o meno del miele dipende in gran parte da fattori come il modo di conservazione del contenitore o anche dalla temperatura. Per questo motivo l’umidità o la temperatura influiscono notevolmente sulla velocità e sul tipo di cristallizzazione.

I vantaggi del miele cristallizzato

I tipi di miele che hanno la più alta concentrazione di glucosio si solidificano molto più velocemente di altri. Detto ciò, va altresì aggiunto che se il miele ha grani di polline cioè è più fresco, crudo e puro, la sua cristallizzazione aumenterà in modo esponenziale. Con quest’ultima spiegazione si evince dunque che la cristallizzazione del miele non è per nulla sinonimo di scarsa qualità anzi è esattamente il contrario; infatti, maggiore è la purezza del prodotto, più è probabile che cambi stato. Un miele cristallizzato è garanzia di purezza e freschezza. Inoltre, vi troverete di fronte a un prodotto con proprietà benefiche maggiori rispetto a quelli che vengono commercializzati mescolandoli con altre sostanze.