Cannabis medica: quali sono le norme in Italia?

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La cannabis è probabilmente, insieme ad alcol e tabacco, la sostanza psicoattiva più utilizzata al mondo. Le tendenze d’uso vengono analizzate e monitorate continuamente da numerosi organi ed enti di ricerca (molto recente lo studio che puoi leggere qui, sui consumi tra i giovani negli Stati Uniti).

Da diversi anni anche in Italia è possibile consumare cannabis dietro prescrizione del medico per trattare i sintomi di alcune specifiche patologie. La normativa prevede infatti che la ricetta possa essere emessa solamente per malattie con una importante letteratura scientifica di sostegno.

Analizziamo più nel dettagli quale sia la normativa in Italia, oggi.

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Le patologie previste dalla norma

Il testo di legge che regola la cannabis medica è del 2007, con successive modifiche del 2016, e prevede che farmaci e prescrizioni galeniche a base di marijuana possano essere impiegate per il trattamento dei sintomi che accompagnano alcune patologie e condizioni.

Tra le altre, sono:

  • il dolore fisico cronico, specialmente associato a sclerosi multipla e lesioni gravi del midollo spinale;
  • sintomi invalidanti dovuti a trattamenti chemioterapici, che causano nausea e riduzione dell’appetito (riduzione che causa malnutrizione, che a sua volta indebolisce il corpo e rende più difficile il recupero del malato)
  • accompagnamento al trattamento dell’HIV
  • per i pazienti che soffrono di riduzione patologica dell’appetito, per esempio in stati avanzati di anoressia nervosa, AIDS, chemioterapia
  • nel trattamento del glaucoma, perché la cannabis riduce la pressione dell’occhio alleviando i sintomi
  • nelle sindromi spastiche e neuropatiche o nel controllo dei tic che accompagnano la sindrome di Tourette

Non sono incluse nella lista alcune malattie mentali, come la depressione e le psicosi, per cui si stanno ancora svolgendo studi approfonditi mirati a comprendere il legame tra cannabis e riduzione dei sintomi. Qui puoi leggere il nostro articolo sul tema; mentre in questo articolo puoi leggere i resoconti di alcuni studi clinici.

La prescrizione di farmaci a base di cannabis può avvenire solamente se la patologia ha iniziato a sviluppare farmaco-resistenza e quindi le terapie convenzionali non sono più efficaci.

I farmaci e la produzione

Ad oggi esistono in commercio numerose etichette di farmaci a base di cannabis: Bedrocan, Sativex, Bediol, Bedica, Bedrolite, Bedrobinol sono quelli autorizzati dalla normativa.

Nei primi anni di attività della legge era possibile solamente importare da altri paesi questi farmaci. Oggi, invece, le inflorescenze vengono prodotte nello Stabilimento Chimico-Farmaceutico Militare della città di Firenze, e trasportate in numerosi laboratori per il trattamento e il confezionamento.

I centri di produzione sono esposti a controllo nazionale: questo significa che per il privato cittadino o l’azienda non è possibile coltivare autonomamente cannabis per uso medico.

Come ottenere informazioni

La prescrizione di questi farmaci non è ancora pienamente diffusa, e la formazione sui medici incompleta. Per questo è spesso difficile per i pazienti individuare medici e professionisti che prescrivano questo farmaco.

Abbiamo individuato alcune associazioni territoriali che effettuano consulenza e forniscono informazioni per chi ne avesse bisogno. Tutte le seguenti effettuano attività di informazione anche fuori dalla propria città:

  • The Hemp Club, Milano
  • Cannabis Cura Sicilia, Siracusa
  • Canapa Caffè, Roma