Le aule accolgono le ultime novità tecnologiche con entusiasmo, curiosità e un pizzico di diffidenza. Queste risorse innovative subentrano tra i banchi di scuola quando acquisiscono una discreta rilevanza per docenti e allievi.
Un processo del tutto naturale date le potenzialità degli strumenti sviluppati per l’apprendimento e la didattica.
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La diffusione dell’Intelligenza Artificiale tra gli studenti italiani e statunitensi
Con l’introduzione di nuovi strumenti, vengono creati anche i presupposti per un graduale cambiamento delle modalità di apprendimento.
Negli Stati Uniti questo fenomeno determina la popolarità di ChatGPT tra gli alunni alla ricerca di un supporto per lo svolgimento di compiti ed esercizi matematici. Le percentuali evidenziano l’influenza dell’intelligenza artificiale nello svolgimento delle consuete attività didattiche anche tra gli adolescenti italiani.
Negli istituti secondari nazionali, questa tendenza rappresenta una prassi ormai radicata dati i numeri che testimoniano l’elevato impiego di strumenti digitali di scrittura ed elaborazione dei testi. ChatGPT e gli altri modelli di Intelligenza Artificiale conquistano gli studenti perché agevolano l’esecuzione di diverse tipologie di compiti.
Forniscono risposte complesse in pochi minuti, ma non rientrano ancora tra i fautori di un evidente cambiamento nelle metodologie di apprendimento.
Potenzialità e limiti dei modelli di Intelligenza Artificiali nella didattica
Gli strumenti digitali vengono utilizzati per cercare delle informazioni pertinenti ed esaustive nel minor tempo possibile. La prassi che prevedeva la lettura di diversi volumi è stata rimpiazzata negli anni da una modalità meno impegnativa.
Come se non bastasse, con l’affermazione di questi sistemi avanguardistici le ricerche online sono diventate delle attività retrograde e nostalgiche.
Con ChatGPT si possono risolvere anche i problemi di matematica che richiedono dei calcoli complessi e degli approcci più rigorosi.
Le potenzialità di questi strumenti in ambito didattico vengono offuscate da alcune carenze che riguardano tematiche specifiche ed argomenti controversi, come le condizioni geopolitiche dell’Africa subsahariana.
I timori causati dalla progressiva digitalizzazione delle modalità di apprendimento
La maggior parte dei contenuti sviluppati dall’Intelligenza Artificiale presentano intere porzioni di testo duplicate senza alcuna modifica.
I testi plagiati rappresentano un problema piuttosto comune tra gli studenti che utilizzano i modelli di machine learning per redigere una ricerca o un saggio.
Molti studenti sottovalutano l’impatto di questo approccio superficiale perché intravedono nell’Intelligenza Artificiale uno strumento in grado di replicare alla perfezione le capacità intellettuali della mente umana.
Il pensiero critico e la capacità di approfondimento, invece, rientrano tra le facoltà intellettuali più difficili da emulare al giorno d’oggi. Per plasmare una generazione consapevole delle proprie unicità e delle potenzialità insite nelle nuove tecnologie si devono predisporre dei corsi scolastici dedicati all’Intelligenza Artificiale.
Rischi ed opportunità per gli studenti attratti dalle potenzialità degli strumenti digitali
L’eccessiva dipendenza dalla tecnologia può condizionare l’andamento scolastico e la qualità dell’apprendimento. I risultati scadenti sopraggiungono quando gli alunni delegano qualsiasi attività agli strumenti digitali.
Le innovazioni devono supportare l’apprendimento, ma con dei chiari limiti perché gli usi impropri non apportano alcun giovamento al processo di crescita cognitiva.
Con un’adeguata valutazione delle implicazioni generate dall’Intelligenza Artificiale si possono definire anche delle opportunità per la didattica.
ChatGPT e le altre risorse disponibili devono supportare gli studenti e stimolare lo sviluppo di preziose competenze critiche. Un obiettivo fondamentale per le generazioni di alunni alle prese con un cambiamento significativo dei processi di studio e apprendimento.
I software di rilevamento: le contromisure per l’individuazione dei compiti plagiati e formulati per intero dalla IA
La riproposizione di testi reperibili online rappresenta una pratica sempre più diffusa in ambito scolastico.
Molti studenti non rileggono i compiti sviluppati digitalmente perché sottovalutano l’importanza di un elaborato originale.
La scrittura è un’abilità che stimola la mente e richiede determinate competenze, ma con l’ausilio degli strumenti digitali queste capacità vengono sacrificate in nome della tempestività. Per contrastare questa tendenza, i docenti possono dotarsi di appositi software in grado di individuare i plagi ed i testi realizzati interamente dall’AI.
Il futuro della didattica tra aggiornamenti, responsabilità e consapevolezza dei rischi
I modelli di apprendimento ed i sistemi di valutazione devono adeguarsi ai cambiamenti introdotti dalla diffusione dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole.
Con un’appropriata comprensione delle potenzialità insite nei nuovi strumenti digitali si possono rivedere i programmi e le modalità di insegnamento.
Dotare gli alunni delle migliori risorse disponibili è la principale vocazione di tutti i soggetti coinvolti nella didattica.
Docenti e sviluppatori possono collaborare per promuovere un impiego più consapevole dell’Intelligenza Artificiale.
Il dialogo è la chiave individuata per una corretta valutazione dei rischi e degli impatti negativi generati dalle innovazioni tecnologiche nelle aule scolastiche.