Un mondo a parte: vivere con l’autismo, sfide e opportunità

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L’autismo, un tempo considerato una disabilità misteriosa con la quale ci si doveva solo convivere, si rivela oggi come una condizione complessa sì, ma che fa parte di un ampio campo di neuro-diversità, con tante sfaccettature.
Se un tempo era circoscritto a una diagnosi infantile, invece oggi sempre più adulti si riconoscono in questo quadro, riescono ad avere una diagnosi anche in età adulta e questo sta aprendo nuove prospettive di comprensione e inclusione.
Ma quali sono i primi segnali che possono far sospettare la presenza di un disturbo dello spettro autistico (DSA) in un bambino, e come sono cambiate nel tempo le terapie e l’approccio alla diagnosi?

L’autismo non è una malattia, ma una condizione neurobiologica che influenza la comunicazione, l’interazione sociale e il comportamento.
Le persone con autismo presentano una vasta gamma di sintomi e caratteristiche, che possono variare da lievi a gravi: una diagnosi richiede un’attenta valutazione di un team di terapisti ed esperti in diversi settori e si basa sull’osservazione del comportamento del bambino in più contesti.

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Autismo: oltre i numeri tra ricerca e inclusione

L’autismo è una realtà sempre più presente nella nostra società, con una prevalenza in costante aumento a livello mondiale: in Italia, secondo gli ultimi dati, un bambino su 77 presenta un disturbo dello spettro autistico.
Come in Italia, anche in Europa si registra una tendenza all’aumento dei casi diagnosticati, sebbene diversi da paese a paese perché utilizzano criteri diagnostici differenti, anche le risorse disponibili non sono le stesse, come la consapevolezza del disturbo.
In Italia, l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo) e altre associazioni simili offrono dati e informazioni aggiornate sulla situazione nazionale.

Comunque nonostante i progressi nella diagnosi e nella consapevolezza, persistono ancora molte sfide, soprattutto per quanto riguarda l’inclusione scolastica e l’accesso al mondo del lavoro.

C’è anche un’altra caratteristica: l’autismo è considerato storicamente più diffuso tra i maschi, con un rapporto di genere che si aggira intorno a 4:1, anche se negli ultimi anni si è assistito a un significativo aumento dei casi diagnosticati nelle femmine.

La diagnosi di autismo è spesso resa complessa dalla presenza altri disturbi, come l’ADHD o i disturbi d’ansia, disturbi che condividono alcuni sintomi con l’autismo, rendendo necessaria una valutazione accurata e multidisciplinare per una diagnosi differenziale precisa.
Una diagnosi corretta è essenziale per poter mettere in atto interventi terapeutici mirati e personalizzati.

Grazie agli sviluppi delle ricerche degli ultimi anni, stiamo scoprendo sempre di più come funziona il cervello di chi ha l’autismo e queste nuove conoscenze, ci stanno aiutando a capire meglio le loro esigenze e a trovare modi nuovi per supportarli.
Allo stesso tempo, ci stiamo rendendo conto che le persone con autismo hanno talenti unici e speciali che possono sorprendere tutti.
Occorre lavorare sull’inclusione scolastica per costruire una società più equa e includente per tutti, oltre che sostenere l’inserimento lavorativo e valorizzare le diversità, questi sono passi imprescindibili.

I primi segnali di allarme nei bambini

I primi segnali di un possibile DSA (Disturbo Spettro Autistico) possono manifestarsi già nei primi anni di vita.
Tra questi, si possono riscontrare:

  • difficoltà nella comunicazione: ovvero ritardo nell’acquisizione del linguaggio, uso ripetitivo di parole o frasi, difficoltà nel comprendere il linguaggio non verbale.
  • difficoltà nelle interazioni sociali: quindi scarsa capacità di instaurare relazioni con i pari, difficoltà nel gioco simbolico, assenza di interesse per gli altri.
  • comportamenti ripetitivi: i ‘famosi’ movimenti stereotipati, fissazioni per oggetti o routine, sensibilità eccessiva o ridotta agli stimoli sensoriali.

È importante sottolineare che la presenza di alcuni di questi segnali non implica necessariamente una diagnosi di autismo, ma se si osservano questi comportamenti in modo persistente, è consigliabile rivolgersi a un professionista per una valutazione più approfondita.

Ecco allora che i terapisti specializzati nell’autismo svolgono un ruolo fondamentale nel percorso di crescita e sviluppo delle persone con DSA: lavorano a stretto contatto con i bambini, le famiglie e gli insegnanti, fornendo supporto e strumenti per affrontare le sfide quotidiane. Il loro compito è quello di favorire l’acquisizione di abilità comunicative, sociali e cognitive, promuovere l’autonomia e migliorare la qualità della vita.

Una sfida non solo per il bambino

La diagnosi di autismo rappresenta una sfida non solo per il bambino, ma anche per l’intera famiglia. I genitori in particolare, possono provare un’ampia gamma di emozioni, tra cui shock, rabbia, senso di colpa e paura per il futuro, anche se non esiste un modo “giusto” o “sbagliato” di reagire alla diagnosi.
Ogni famiglia vive questa esperienza in modo unico e personalizzato ed è fondamentale cercare supporto. condividere le proprie emozioni con altre famiglie che si trovano in una situazione simile.

L’ansia è un sentimento comune tra i genitori di bambini con autismo, questo comporta una serie di sfide che possono generare un’ansia profonda nelle famiglie. I genitori si trovano a lottare con pensieri intrusivi e negativi legati al futuro del proprio figlio, temendo che non riesca a raggiungere l’autonomia o a vivere una vita soddisfacente.

Per combatterla è importante cercare supporto, quindi rivolgersi a gruppi di mutuo aiuto, partecipare a incontri con altri genitori, cercare il sostegno di un terapeuta, informarsi perché più si conosce l’autismo, meno spaventoso apparirà e prendersi cura di sé: dedicare del tempo alle proprie passioni, praticare attività rilassanti, curare la propria alimentazione e il proprio sonno.

Fonti e Note bibliografiche:

  • Associazione Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA)
  • ANGSA (Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo)
  • Libro: Autismo e psicosi infantile F Tustin – 1994
  • Libro: La diagnosi di autismo da Kanner al DSM-5 FR Volkmar, JC Mc Partland – 2014
  • Ministero della Salute: Autismo: diagnosi e interventi
  • Libro: La comunicazione spontanea nell’autismo di E Micheli, S Crippa – 1998
  • Autismo, ABA e LIS – I segni come CAA nella terapia ABA di bambini con diagnosi di autismo
  • Rivisteweb: Luigia Camaioni, Paola Bernabei, Gabriel Levi, Carla Paolesse, Maria Di Falco,  Lo sviluppo socio-comunicativo nei primi due anni di vita di bambini con autismo: possibilità di una diagnosi precoce

Disclaimer: “Le informazioni contenute in questo articolo non sono destinate a diagnosticare, trattare o prevenire alcuna malattia. Consulta sempre un medico per ricevere consigli medici personalizzati.”